Immaginiamo di misurare la storia della Terra in proporzione ad un anno solare.
Cominciamo
ponendo la formazione della Terra al 1 gennaio, corrispondente a 4
miliardi e mezzo di anni fa. Il 9 luglio, dunque parecchi mesi dopo,
si formano l'ossigeno e l'atmosfera: siamo a 2 miliardi e 200 milioni
di anni fa. Arriviamo al 29 novembre, corrispondente a 400 milioni di
anni fa; in quella data cominciamo vedere le prime piante e i primi
animali. Dobbiamo arrivare al 13 dicembre per vedere nascere i primi
dinosauri, 230 milioni di anni fa. Provate a pensare che di solito
quando arriva il 13 dicembre per noi l'anno e ormai quasi finito e
siamo già in ritardo per il regali di Natale, in questo nostro
calcolo invece ci aspetta ancora una strada piuttosto interessante da
percorrere. Il 27 dicembre, solo quattro giorni prima della fine
dell'anno, si estinguono i dinosauri, e ci troviamo così a 65
milioni di anni fa. In quel periodo la terra non era quella che
conosciamo oggi, i continenti erano ancora uniti in un'unica grande
massa chiamata Pangea. Il 28 dicembre, cerca 30 milioni di anni dopo
la scomparsa del dinosauri, ha inizio il movimento della crosta
terrestre. Arriviamo all'homo sapiens che fa la sua comparsa
circa 35.000 anni fa, nel nostro ipotetico anno siamo arrivati alle
23:56 e 15 secondi del 31 dicembre, mancano meno di 4 minuti alla
mezzanotte e l'uomo è ancora poco più di una scimmia. Alle 23:57 e
43 secondi ha inizio l'era glaciale: stiamo parlando di 20.000 anni
fa. A poco più di un minuto alla mezzanotte, cioè a le 23:58 e 42
secondi, finisce l'era glaciale, ci troviamo a 12.500 anni fa, cioè
10.500 anni prima di Cristo. Mancano solo 34 secondi alla mezzanotte
quando nel 2975 a.C. fa la sua comparsa il primo faraone in Egitto.
Alle 23:59 e 55 secondi Dante sta scrivendo la Divina Commedia.
Alle 23:59 e 59 secondi il cosmonauta russo Yurij Gagarin affronta lo
spazio. Quindi in questo anno idealmente compresso, tutto la nostra
civiltà evoluta, legata all'elettronica, allo spazio e le tecnologie
più avanzate occupa appena 26 centesimi di secondo. Un battito di
ciglia quasi impercettibile in un anno.
Il
paragone acquista ancora maggior consistenza se si pensa che la terra
ha circa 5 miliardi di anni mentre l'universo ne ha almeno 14-15
miliardi.
Allora,
se l'uomo e stato creato per servire e amare Dio, ci dobbiamo
necessariamente chiedere:
- Cosa sono pochi centesimi di secondo di amore e servizio rispetto a quella quantità incredibile di tempo in cui Dio non ero servito e amato da nessuno?
- A che pro tanto spreco di tempo e di spazio?
- Perché non creare la vita fin da subito?
- Perché miliardi di anni di vuoto cosmico, di silenzio, di assenza di ogni forma di dialogo, di preghiere e di offerte per avere un battito di ciglia di amore e dedizione?
- Che ne sarà di quell'amore e di quella dedizione a Dio quando l'uomo cesserà di esistere come hanno fatto prima di lui altre milioni di specie viventi? Dio rimarrà nuovamente solo nel silenzio degli spazi siderali freddi e vuoti?
- Dio ha improvvisamente sofferto di solitudine, dopo 15 miliardi di anni?
(M.
Biglino)
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