La coscienza è
irrazionale perché e a-logica o per meglio dire pre-logica.
Così come c'è una
comprensione prescientifica, pre-logica dell'essere, che si colloca
ontologicamente ancora previa ad esso, allo stesso modo c'è anche
una comprensione pre-morale del valore, che è essenzialmente
precedente ad ogni morale esplicita: si tratta della coscienza.
La coscienza è
irrazionale in quanto, nella sua immediata realtà di esecuzione, non
è mai del tutto razionalizzabile, essa è sempre conseguente, è
sempre suscettibile di una razionalizzazione secondaria: tutti i
cosiddetti esami di coscienza sono da pensare solo come posteriori.
Allo stesso modo le
deliberazioni della coscienza sono in nessun modo investigabili.
(V. E. Frankl)
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