venerdì 19 ottobre 2012

Tu mi muovi

Ad ogni modo, posso pretendere di avere un gran scelta?
Mi guardo e vedo torace, cosce, piedi, una testa. Questa strana organizzazione, io lo so che morirà. E dentro, qualche cosa, questa cosa: felicità...
"Tu mi muovi". Che scelta ti lascia? Nessuna. Qualcosa produce l'intensità, un sentimento sacro, così come gli aranci producono l'arancione, l'erba il verde, la luce il calore. Certi cuori sgorgano più amore, altri, pare, di meno. Significa qualcosa?
Ci sono quelli che dicono che questo prodotto dei cuori è conoscenza: "Je sens mon cœur et je connais les hommes". Non lo potrei dire con sicurezza. Il mio viso troppo cieco, la mia mente troppo limitata, i miei istinti troppo ristretti.
Ma questa intensità, non significa niente? E' una gioia idiota che fa esclamare questo animale, l'animale più singolare di tutti.
E lui crede che questa reazione sia un segno, una prova? E ce l'ha in petto?
Ma non ho argomenti da contribuire a questo proposito.
"Tu mi muovi"
"Ma che cosa vuoi?"
E' proprio questo il punto: un bel niente.


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