Ami quella persona perché ti piace?
Il suo aspetto fisico potrebbe peggiorare a causa di una malattia o di un incidente... continuerai ad amarla? E se sì, perché?
Per il suo carattere per la sua personalità? Le persone cambiano, nulla è più instabile del pensiero umano... ma allora continuerai ad amarla? E se sì, perché?
Per il suo "io" più profondo? Da tremila anni l'insegnamento del Buddha storico ci illumina sull'insussistenza dell' "io", e da qualche centinaio d'anni anche il pensiero occidentale ha ammesso l'illusione del concetto dell' "io"... ma allora continuerai ad amarla? E se sì, perché?
Per la purezza della sua anima? Ma l'anima è uguale per tutti, é universale; allora perché quella persona piuttosto che quell'altra?
E' il modo in cui ti fa sentire quella persona e non quello che possiede che ti induce ad amarla?
Ma non ti accorgi che è solo una costruzione mentale che non ti appartiene? Siamo stati programmati fin nei più reconditi recessi della nostra coscienza affinché provassimo determinati sentimenti di fronte a determinate situazioni, ci hanno addirittura insegnato quello che dobbiamo desiderare e come dobbiamo manifestarlo!
Ami quella persona perché ti dona delle emozioni che nessun altro ti da? Tanto vale che firmiate un contratto: "Io sono disposto ad amarti fintantoché tu mi darai quello di cui ho bisogno".
In realtà l'amore in sè esiste, esiste eccome... siamo noi esseri umani che siamo troppo egoisti per amare davvero...
Almeno proviamo :) e più o meno ci riusciamo, no? ;-)
RispondiEliminasì, è vero, almeno possiamo provarci ;-)
RispondiEliminacaro Walter, sono tornata qua perché volevo darti qualche risposta a tutte quelle domande retoriche ma l'unica cosa che ora mi viene in mente è che l'amore e il bisogno vanno a bracetto. E'esiste l'amore finché esiste il bisogno.
RispondiEliminaecco appunto, proprio per questo non sappiamo amare, perché confondiamo l'amore con il bisogno, con il possesso...
RispondiEliminano no, proprio in questo bisogno sta la magia dell'amore (perché l'amore deve essere sempre più o meno reciproco, se ama solo l'uno e l'altro no, non è un'amore è un'illusione o una tragedia). Quindi sento il bisogno che una persona ha di me (lo dico in prima persona per spiegar meglio) ma proprio di me e di nessun'altro e rispondo a questo bisogno che mi emoziona e mi comuove, in questo dare e contraccambiare sta l'amore. Ma succede solo se il "bisogno" si sente come unico e profondamente sincero e vero.
RispondiEliminaSe il bisogno non c'è più, finisce anche l'amore.
RispondiEliminaquesto lo dico solo per scherzare ma il possesso è la cosa più eccitante nel sesso!
RispondiEliminaè proprio a causa di questa visione distorta dell'amore che in giro c'è così tanta infelicità... l'amore, se è vero, non ha bisogno di essere corrisposto, credi che Madre Teresa di Calcutta si aspettasse di essere corrisposta? e Buddha? e Gesù? e come loro esistono e sono esistite tante persone che hanno amato davvero, cioè senza aspettarsi niente in cambio, senza discriminare a chi dare il proprio amore e a chi no...
RispondiEliminaSe ti aspetti qualcosa, se nascosto nel sentimento c'è del bisogno, o, peggio, del senso di possesso, ecco che questo non è più amore, ma una dipendenza da qualcosa o da qualcuno, e ogni dipendenza corrisponde ad un anello di una catena che ci trascina verso l'infelicità, o quanto meno lontano dalla libertà... se invece sapessimo amare scevri da ogni bisogno ecco che saremmo molto più vicini alla serenità.
Non si tratta di esser santi, ma solo di essere liberi e se si è liberi si riesce a vivere sentimenti non inquinati
ma caro Walter, se si ama senza aver bisogno che l'altro ricambia in un certo modo che ci si accontenta, allora non sarà un amore e una missione o vocazione...i miseri esseri umani non amano come i tuoi eroi Madre Teresa, Buddha e Gesù...loro (io compreso) si aspettano qualcosa in cambio, si aspettano diverse forme di possesso... Io ti cito Marsilio Ficino, quello che scrive lui sull'amore corriposto e non corrisposto. Seconda parte, capitolo 8, molto bello, ogni volta che due persone vivono un amore corrisposto uno vive nei pensieri dell'altro, tutti e due vivono nei pensieri dell'altro. Ognuno possiede se stesso e l'altro, possede se stesso nei pensieri dell'altro. Purtroppo questa bella sensazione spesso finisce come lo descrivi tu, con l'anello di quella catena che vi trascina verso l'infelicità... Ma vale la pena! E non dirmi che non descrimini a chi dare il tuo amore e a chi no ;)
RispondiEliminaè una questione di consapevolezza: se le persone vivessero l'amore nei termini da te spiegati perfettamente consapevoli che non stanno vivendo un vero amore, ma un surrogato molto divertente e temporaneamente appagante, allora sì, sarei d'accordo con la tua visione, ma dato che quasi mai è così...
RispondiEliminae poi, caro Walter, quel amore degli eroi che citi, non è amore, è l'imperativo categorico di Kant :)
RispondiEliminano Emilia, quell'amore sarebbe solo la salvezza degli uomini...
RispondiEliminasai ora cosa penso (dopo un martini e una birra con la cena) amore, amore...è solo una parola con peso relativo però mi piace molto come lo raffigura Dante in "Vita nuova", ha ragione quando dice
RispondiElimina"Amore e 'l cor gentil sono una cosa°
infatti lo diceva prima di lui Guido Cavalcanti, Dante solo lo conferma.
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