venerdì 19 febbraio 2010

Saint-Exupéry e la percezione selettiva


« …ciò che è essenziale è invisibile all’occhio »
Ma cos’è che ci impedisce di vedere l’essenziale?
Io credo: la nostra cultura, la nostra conoscenza, il nostro linguaggio, le nostre percezioni, tutto quello che ha fatto e continua a fare per noi il nostro sistema nervoso.
Sì, perché in realtà la funzione del nostro sistema nervoso centrale non è lasciare entrare le cose, ma escluderle, filtrarle. Si chiama “percezione selettiva”.
Fin da piccoli impariamo a percepire solo una piccolissima parte della realtà che ci circonda, e per tutta la vita applichiamo sempre lo stesso schema di lettura. Ma la cosa più drammatica è che crediamo fermamente che esista soltanto quello noi percepiamo!
Eppure consideriamo reale anche il nostro ego, l’io che abbiamo costruito. Ma non siamo stati noi a costruire quell’io. E’ stato qualcun altro: ci è stato insegnato chi dovevamo essere, come dovevamo fare tutto ciò che facciamo,  quello in cui dovevamo credere, quello che è importante per noi e persino il modo di desiderarlo e di raggiungerlo!
In Oriente dicono “Lascia il tuo ego fuori dalla porta”, solo così arriveranno messaggi nuovi.
L’io costruisce intorno a sé muraglie enormi per proteggersi dalla realtà: tutto ciò che non si armonizza con quello che l’io considera reale, non passa la muraglia, e così quando la nuova percezione entra è diventata ciò che l’io voleva che fosse. Perciò continuiamo a procedere attraverso la vita vedendo ciò che vogliamo vedere, udendo ciò che vogliamo udire, percependo ciò che vogliamo percepire.
Laing diceva che fin dalla nascita veniamo programmati per diventare quel preciso essere umano,secondo la definizione della società, dei genitori e degli educatori. Ma la cosa più incredibile è che finiamo per identificarci in quel programma! Ci sono persino persone disposte a morire per difendere quel programma!!!
Ornstein diceva: “I nostri sensi pongono limiti, il nostro sistema nervoso pone limiti, le nostre categorie personali e culturali pongono limiti, il nostro linguaggio pone limiti, e, come se non bastasse, le leggi della scienza ci inducono a sostenere informazioni selezionate che noi consideriamo vere, e anche questo pone limiti".
Dunque come possiamo pensare di poter vedere?



1 commento:

  1. Saint-Exupéry e la percezione selettiva http://tr.im/OTcT #ornitorinco
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