martedì 16 novembre 2010

Il principio della performance

Il principio della realtà nel nostro ordinamento sociale assume un aspetto particolare che viene definito da Marcuse "principio della performance". Questo concetto della prestazione, del rendimento, della produzione non è certo nuovo come oggetto di critica, in Marcuse però la performance assume un significato più generale e viene criticato in quanto principio normativo di tutti i rapporti umani nella società industriale avanzata. Ciò non impedisce, tuttavia, che esso sia anche un problema politico e obbedisca ai modi dello sviluppo capitalista. Da questo punto di vista si può dire che il principio della performance appare come una norma etica che corrisponde alla fase della mercificazione del lavoro: esso riassume in un solo concetto sia la maggior autonomia di decisioni dell'operaio e del tecnico moderno, sia, allo stesso tempo, i più stretti vincoli di questi ai principi generali che informano il procedere dell'azienda. Questo particolare tipo di principio della realtà pretende l'inserimento totale del lavoratore in un meccanismo che di fatto gli sottrae la possibilità di prendere decisioni importanti, cioè in un meccanismo che inserisce ogni sua azione in una situazione già scelta, e predetermina ogni sua scelta in funzione di un criterio del rendimento che ne orienta l'azione verso interessi che non gli appartengono.

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